Alberto "Papoccia" Cellai
Risi’atore
Nato a Livorno nel 1895. Era cugino di Tito Neri e sposato con Anita Ferri. Rimasto orfano fin da giovane venne allevato dal padre di Tito, Costante, che aveva il suo magazzino sugli scali Novi Lena dove, ora, il Borgo Cappuccini ha la sua sezione nautica. Vogava nel 1926 sul gozzo “Norge” dell’Avvalorati che vinse il primo dei Palii moderni anteguerra. Si scrisse su “La Gazzetta Livornese” per i festeggiamenti nel rione per quella vittoria: “27 agosto 1926. Grande animazione per tutta la giornata e parte della nottata di ieri nel quartiere Avvalorati per la vittoria nautica di domenica scorsa!. Via dell’Angiolo, via degli Avvalorati e le altre strade prossime, erano state pavesate con centinaia di bandiere, tappeti e festoni di lauro.
La sede del Club Nautico presentava un aspetto magnifico: piante ornamentali, trofei di bandiere, attrezzi marinareschi ben disposti ne ornavano l’accesso. La vittoria dei forti rematori, è stata oggetto di compiacimento da parte di tutti gli abitanti del popolare rione. Il “Norge”… l’eroe della giornata, pavesato e illuminato, era stato ormeggiato in prossimità del ponte di via dell’Angiolo. Iersera le strade del quartiere e moltissime finestre di abitazioni, vennero illuminate con lampioncini alla veneziana e la luce elettrica. Nel chiuso di via dei Lavatoi, dietro il teatro Avvalorati, i soci del Club vincente si riunirono al banchetto. Il tratto di strada era stato trasformato in salone, nel centro del quale era imbastita la mensa. Del Consiglio direttivo notammo il presidente Comandante Cav. Enrico Gamerra, il segretario Narciso Ristori; col vice segretario Ulisse Biglieri, ed i consiglieri Pietro Fraschi, Silvio Citernesi e Nullo Conti. Il signor Alpinolo Fascetti, aveva inviato in regalo una quantità di speciale formaggio.
Durante il banchetto regnò la più schietta allegria. Vennero fatti numerosi brindisi alla prosperità del sodalizio; a S. E. Ciano e ai forti rematori del “Norge”. L’animazione durò fino a tarda ora. Dirigeva il servizio di ordine pubblico il Commissario di P. S. di San Marco, il dott. Cav. Amos Cremona”. Alberto Cellai partecipò al Palio del 1921 con l’imbarcazione “Quarto” che si classificò al 3° posto. Nel 1924 corse il Palio con un gozzo che portava il suo nome classificandosi 2°. Dal 1926 al 1928 fece parte dell’equipaggio di Avvalorati. Era proprietario del “Dirigibile”, che aveva come capo ciurma Pasqualino Livori e fu intimo amico di Ugo Chiappe. Con lui usciva anche Mardi Mataresi.
Spesso lavorava in accordo con la barca di Tonino Chiesa e si spartivano lo scarico delle navi. Secondo il figlio Mauro per quei tempi il loro lavoro era sicuramente ben pagato. Portuale, fu a capo dei carbonai, una delle sette sette sezioni in cui si dividevano, nell’anteguerra, i lavoratori del porto. Lavorò poi come pilota. Infine gestì alcuni piccoli rimorchiatori con cui effettuava i lavori non appetibili per quelli di maggior tonnellaggio. La cosa lo portò comunque in concorrenza, dopo che avevano partecipato insieme per anni ai recuperi, con il cugino Tito Neri, con cui ebbe a ridire, anche se con i suoi mezzi rimorchiava soprattutto chiatte e navicelli. Morì nel 1972.
Articolo di Alberto Gavazzeni.