Paolo Chelli
Quando il Salviano faceva paura
Gli anni ’90 furono caratterizzati da una rione emergente, un rione terragnolo come si usava definire i quartieri di terra negli anni ’50. Stiamo parlando del Salviano che mise su un equipaggio formidabile, affiatato e forte, grazie anche al grande lavoro dell’allenatore Piero Costanzo. Paolo Chelli fu una “punta di diamante” di quell’equipaggio che, per certi aspetti, ricordava quello del “Capitan Launaro” di Agide Carnevali.
Nato a Livorno nel popolare rione di Shangay il 27/06/1959, Paolo ebbe i primi approcci con la voga nel 1974 con l’Unione Canottieri Livornesi dove rimase per un anno e proprio prima delle gare dovette abbandonare per motivi di studio. «Ripresi poi nel 1983 – ricorda Chelli – sul quattro del Magenta dove rimasi per due anni. Nel 1985 passai sul dieci dell’Ardenza, mentre nel 1986 feci parte del dieci dell’Antignano, dove ci classificammo al terzo posto nel Palio Marinaro. L’anno successivo ritornai all’Ardenza, dove rimasi fino al 1991. In quegli anni “agguantammo” diversi secondi posti e addirittura sfiorammo la vittoria per ½ secondo dal Venezia che partì in anticipo al via della gara». Nel 1992 Chelli passò finalmente al Salviano dove rimase per ben 18 anni: 12 da vogatore e sei da allenatore. «Il mio debutto al Palio con Il Salviano, che avvenne nel 1992, fu caratterizzato da un mare certamente proibitiv,o ma si corse ugualmente e ci classificammo al terzo posto».
Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 il Salviano fece davvero paura ai rioni più blasonati come Venezia, Pontino, Borgo e Ovo Sodo. Nessuno si aspettò un exploit così rabbioso e prepotente dei bianco-amaranto che interruppero così la “perenne” egemonia dei grandi. «Gli anni migliori sono stati senza dubbio quelli che vanno dal 1997 fino al 2003, durante i quali ho vinto quattro Risi’atori: 1997,’98,’99,02 (nel 1997 record della gara con 33’45”), una Coppa Barontini nel 2000 e tre Palii, 1998,’99, ’01. In quegli anni ottenni svariati secondi e terzi posti e molte vittorie nelle gare “minori”».
«La stagione che forse mi diede più soddisfazioni fu quella del 2001 nella quale vincemmo “solo”, si fa per dire, il Palio dopo una serie di secondi posti. Riuscimmo a battere il Borgo che aveva un equipaggio di 8/10 composto da vogatori di alto livello, che avevano fatto canottaggio e che avevano vinto tutte le altre gare. In quell’anno venne anche il record con tre giri di boa tutt’ora imbattuto. Nel Salviano 2001 avevamo un’età media di oltre 35 anni con tre vogatori di 42 anni (Chelli, Burresi, Bertini), venimmo soprannominati “Il gozzo dei vecchietti”».
Questa la cronaca del “Il Tirreno” del 2001: “ Il Salviano dei vecchietti sovverte il pronostico che voleva il Borgo Cappuccini vincitore di tutte le gare della stagione e s’impone alla grande stracciando il sogno dei bianconeri che hanno dovuto accontentarsi della vittoria fra gli under 18. Finalmente il sole l’ha fatta da padrone e dopo tre rinvii si è potuta disputare, davanti al tutto esaurito, della Terrazza Mascagni, la gara più importante dell’anno. Alla partenza si scatena subito un accanito duello tra Borgo Cappuccini e Salviano. E’ uno stupendo alternarsi testa a testa mentre solo il giovane Venezia riesce a tenere il passo. Ed è stato il passaggio alle boe, sempre pennellate da Daniele Falca, a decidere l’esito della gara. Se i bianco-neri guadagnavano nei tratti di forza, il Salviano riusciva a recuperare nettamente nel giro attorno alle boe. Nella virata finale il Salviano è uscito in testa ed è stato a questo punto che i vecchietti hanno utilizzato le loro ultime forze, per dare vita ad uno sprint contro cui i bianco-neri di Luca Ondini nulla hanno potuto fare”.
La rosa atleti del Salviano vittorioso: timoniere Daniele Falca, Claudio Aldegheri, Andrea Brilli, Marco Burresi, Fabio Calvelli, Emiliano Ceccatelli, Paolo Chelli, Oscar Figaro, Marco Lucchesi, Luca Barcacci, Dismo Bertini, Stefano Norfini, Maurizio Pittaluga, Rodolfo Simonini, in 9’45”5. «Come allenatore – Continua Chelli – allenai il dieci del Salviano, dal 2004 al 2009, ed era composto da un gruppo di ragazzi giovani con i quali vinsi un Trofeo D’Alesio e un Palio dell’Antenna mentre nella Coppa Barontini ci classificammo al terzo posto».
L’ultimo Palio da vogatore il Chelli lo fece nel 2006 con il suo Salviano nelle gozzette a quattro remi. «In quell’anno ero allenatore dei bianco-amaranto ma a causa di un infortunio ad un mio vogatore, montai sul quattro remi e partecipai all’ultimo Palio da vogatore, classificandomi secondo. Avevo 47 anni». Continuò ad allenare il Salviano fino al 2009. Dopo un anno di ferma, lo ritroviamo ad allenare il quattro dell’Antignano, dove ottenne due secondi posti. L’anno successivo, il 2012, fu ancora dell’Antignano ma questa volta nei dieci remi. «Nel 2013 fui chiamato ad allenare il Livorno Sud nei quattro remi e ottenni due secondi posti infine – conclude Chelli – nel 2014 ritornai nel Salviano, sempre nei quattro remi, vincendo due Risia’tori e una Coppa Santa Giulia». Una lunga carriera coronata da tante soddisfazioni. Continua così Paolo.
Articolo di Carlo Braccini 19/10/2016