Michele Quercioli
Nato nell’ottobre del 1971 è ancora in attività con il Venezia e voga ininterrottamente ormai da vent’anni. Fra i “forzati” livornesi del dopoguerra è fra quelli che ha ottenuto più successi. Nell’ambito delle gare remiere a sedile fisso ha infatti al suo attivo 31 successi: un trittico (1993 Pontino) sei vittorie nel nel Palio (1993 e ’94 Pontino, 1995 e ’96 Benci Centro, 2002 Borgo Cappuccini e 2004 Venezia), cinque Barontini (1993 Pontino, 1996 Benci Centro, 2001 Borgo Cappuccini, 2004 e 2005 Venezia), tre Risiatori (1993 Pontino, 2001 Borgo Cappuccini e 2006 Venezia). Inoltre si è aggiudicato 4 Moby Prince (2001 e 2003 Borgo, 2005 e 2006 Venezia), tre S. Giulia 2001 e 2002 Borgo, 2006 Venezia), tre D’Alesio (2001, 2202 e 2003 Borgo), due Lubrani (2001 Borgo e 2006 Venezia), una Scarronzoni (1999 Borgo), una Coppa Centro Storico (2001 Borgo), una Cardosi (2003 Borgo) e una Coppa Circoscrizioni (2004).
Altrettanto intensa la carriera a livello canottaggio iniziata nel 1986 con l‘Unione Canottieri Livornesi allenata da Alvaro Rossetti. La sua stazza fisica (è alto m.1,87 e pesa 86 Kg- dati 1989) lo impone ben presto all’attenzione dei tecnici. Vince la sua prima gara sul lago di Massaciuccoli con Gabriele Grilli e si ripete l’anno dopo sul lago Candia, in Piemonte con il quattro di coppia con Biondi, Nannipieri e Grilli. E’ l’anno della prima maglia azzurra per tutti e quattro e il quattro di coppia si classifica quarto nelle gare internazionali di Brno, in Cecoslovacchia.
Nel 1988, nel singolo, ai campionati del mondo juniores, partecipa alla piccola finale, ma è nel 1989 l’anno della consacrazione. Dopo una serie di vittorie a Piediluco, in coppia con Riccardo Nannipieri, vince il titolo italiano nel doppio juniores all’Idroscalo di Milano e ai mondiali juniores, sempre a Milano, con lo skiff si piazza secondo nella finale dei secondi dietro a un tedesco occidentale. L’anno dopo, trasferitosi al Tome,i dove resterà fino al 1994, è secondo nel quattro di coppia agli europei di Linz e ai campionati italiani con Nannipieri, Massimo Biondi e Massimo Marconcini.
Sfortunata invece la sua partecipazione ai mondiali juniores sul Danubio, in Ungheria a Szeged. Arriva faticosamente in finale con Bulgaria, Cecoslovacchia, Unione Sovietica e le due Germanie e si piazza solo sesto. Nel 1990 vince a ripetizione nelle regate a Piediluco sia nel doppio, con Alessandro Frigo, che nel quattro e disputa la Coppa Europa a Otthensheim, in Austria nel quattro seniores con Fusaro, Paradiso e Frigo. Ai mondiali juniores è medaglia d’argento nel singolo e, dopo un quarto posto alla gara internazionale di Brno vince nel quattro a Villach, in Austria, con Grilli , Nannipieri e Biondi in una manifestazione internazionale per società.
Nel 1991, sempre con Nannipieri, conquista il secondo titolo italiano, questa volta nei senior B e in Coppa Europa a Naro (Sicilia) è terzo con un quattro senza. Gli anni d’oro sono il ’92, quando a Gavirate, il 30 maggio, conquista il titolo under 23 nel doppio con Nannipieri e il giorno dopo nel quattro di coppia senior con Nannipieri, Daniele Panicucci e Massimo Marconcini (con il quattro dove Frigo e Mascetti hanno sostituito Panicucci e Marconcini, va invece a Glasgow a vincere la Coppa Europa Under 23) e il ’93 che lo vede, sempre con Nannipieri, prima vincere il titolo italiano assoluto nel doppio all’Idroscalo di Milano e poi partecipare ai mondiali in Cecoslovacchia.
Terzi nei giochi del Mediterraneo dietro a Francia e Spagna e secondi all’Internazionale di Parigi, vincono a Joannina, in Grecia, la Coppa delle Nazioni Under 23 (in pratica un campionato mondiale di categoria) nel quattro di coppia con Mascettie Frigo di Gavirate davanti alla Germania ell’Unione Sovietica. Ed è nel 1993 che Quercioli si trasferisce, con il suo compagno di sempre, alla Nino Bixio di Piacenza e poi, nel 1994 al Corpo Forestale dello Stato.
E nel 1994, in doppio con Massimo Marconcini, partecipa ai mondiali di Indianapolis, dove il pontederese Leonardo Pettinari si laurea campione del mondo nel due senza pesi leggeri e Nannipieri vince una medaglia d’argento. In quell’anno sullo Scolmatore porta ad una doppia vittoria, nella Coppa Scarronzoni e nel primo trofeo “I Medici”, l’otto livornese davanti a Pisa e Firenze. Chiude la carriera nel 1997 con altri due titoli italiani conquistati per la Forestale, nel quattro con e nel quattro senza senior, e facendo il modello per un’azienda d’abbigliamento grossetana. Oggi lavora con la Forestale.
articolo di Alberto Gavazzeni 2007