La gara
Spettacolare ed estremamente impegnativa per gli equipaggi, la Coppa Risiatori è una gara remiera in mare aperto che si svolge a Livorno solitamente nel mese di giugno e che insieme al Palio Marinaro, alla Coppa Ilio Barontini e alla Palio dell’Antenna, è compresa nelle quattro grandi “classiche” della tradizione remiera livornese. Nata nel 1978 su iniziativa della famiglia Neri, porta il nome dei “Risiatori”, gli impavidi scaricatori di porto ricordati per le loro imprese di salvataggio mentre, sfidando le tempeste a bordo di piccoli gozzi, cercavano di assicurarsi il diritto a scaricare le navi in entrata nel porto di Livorno.
Anche oggi la Coppa Risiatori è una gara fatta di forti emozioni, enorme fatica, impegno, coraggio e determinazione. Tutto insieme freneticamente, per 35 lunghissimi minuti. Non a caso, gli atleti arrivano al traguardo completamente stremati e stravolti dalla stanchezza. 7600 metri di voga a tutta forza in mare aperto non fanno infatti sconti a nessuno. Trattandosi di una gara di fondo, è quindi richiesta una grande preparazione atletica degli equipaggi e una buona di strategia di gara da parte dei timonieri. In ogni caso, alla fine, è veramente il più forte che vince.
Si parte dalla Torre della Meloria, situata a circa 5 kilometri fuori dalla diga del Molo Novo, che rappresenta l’ingresso del porto di Livorno. Dopo la fase di partenza ogni timoniere può decidere la strategia e la rotta da seguire. A quel punto non ci sono più boe, correnti diverse, traiettorie particolari. Là fuori gli 8 gozzi a 10 remi sono tutti sullo stesso livello e, essendo un percorso libero, non sono esclusi neppure eventuali scontri tra equipaggi, gli spettacolari “abbordaggi”, o tentativi di ostacolare gli avversari. La linea dell’arrivo è invece nello specchio d’acqua degli scali Novi Lena, nel cuore di Borgo Cappuccini e proprio di fronte alla cantina bianconera.
Gli spettatori possono assistere alla gara salendo su appositi rimorchiatori o su proprie imbarcazioni. Lo scenario che si prospetta nella domenica della gara è comunque fantastico, con centinaia di imbarcazioni che seguono la gara ai bordi del campo di regata, e una gran folla concentrata nella zona di arrivo, in Darsena Nuova.
Oltre ai gozzi a 10 remi, viene disputata anche una gara per le gozzette a 4 remi che prevede tuttavia un percorso ridotto di 2500, dalla diga della Vegliaia allo stesso punto di arrivo delle imbarcazioni a 10 remi.
Tra i vogatori anche il premio della gara è altrettanto ambito quanto la vittoria. Un tempo i vincitori venivano premiati con una medaglia d’oro massiccio, che i vecchi vogatori indossano con giusto orgoglio ancora oggi, pur non essendo più in attività, magari andando agli stabilimenti balneari o nei circoli della città, facendone motivo di vanto con gli amici e con i familiari. In effetti, aver vinto una gara così massacrante è senza dubbio segno di forza e determinazione, oltre che di tenacia e resistenza.