Viva i nostri Volontari
Quest’anno non è stato un anno facile, perché il covid che qualcuno dava per scomparso è sempre lì con le sue varianti a minacciare un altro inverno, perché forse grazie ai nostri volontari e volontarie che l’anno scorso a tempo di record e di sacrificio, hanno organizzato un campo di regata in dieci giorni e poi hanno letto i meriti a tanti, ma non a loro, e che quest’anno nonostante che la mattina del palio siano saltate cinque boe sono riusciti a darci ugualmente per le 17.00 un campo di regata impeccabile: ….. polemico? forse, ma perché nessuno ed io per primo, abbiamo mai ricordato abbastanza specie sui media che il campo di regata del Palio è uno dei più difficili da fare non in Italia ma al mondo, non esiste qualcosa di simile e con quelle misure, presunzione? non credo, solo due numeri per rendere meglio l’idea:
18 boe larghe un metro alte 2.5, pesanti trenta chili ciascuna ed ancorate su tre punti per un totale di 54 ancorotti, un fondale che varia dai 5 metri della boa uno, ai 15-16 metri della otto, con oltre cinquecento metri di cima e con un errore di posizionamento della boa non superiore a 50 cm. Considerando che tramite una corda chiamata “barbetta” collegata alla boa, devono resistere ad una forza di tiro di oltre una tonnellata e mezzo, nonché ai vari abbordaggi durante le virate di gara, oltre l’allestimento c’è anche lo smontaggio che segue tutto un rito particolare, per avere ogni anno a disposizione tutto il materiale e farei un grosso errore se dimenticassi tutte le volontarie e i volontari che anche a terra curano ogni dettaglio burocratico e cerimoniale della manifestazione, bene, allora i COMPLIMENTI ve li faccio io e tutti coloro che senza conoscere “il dietro le quinte” hanno ammirato con piacere lo spettacolo del Palio.