Rodolfo, il nuovo “custode” della cantina del Palio: “Non ho più casa, vivo qui”
Da tre mesi nella cantina del Palio Marinaro c’è un nuovo custode. Stiamo parlando di Rodolfo Matarese, un pensionato di 86anni che dopo una vita di lavoro e sacrifici, la scorsa estate è rimasto senza casa. Ed grazie all’impegno di Giancarlo Mariotti e alla disponibilità del presidente Maurizio Quercioli se Rodolfo ha avuto un posto dove dormire in questi ultimi tre mesi. «Sono nato a Livorno il 29 settembre del 1931 – racconta – e finita la guerra ho iniziato a fare l’imbianchino. Poi vinsi il concorso per entrare all’Svs e ho fatto il milite fino al 1991. L’ultimo servizio che ho fatto, tra l’altro, è stato quello per la strage del Moby Prince. Anzi, sarei già dovuto andare in pensione, ma mi richiamarono appositamente per prestare servizio». Da più di 25 anni, dunque, il signor Matarese è in pensione. «Non mi sono mai sposato – spiega – e con gli anni ho visto andarsene prima i miei genitori, poi mia sorella e mio cognato. In pratica sono rimasto solo. La casa in cui vivevo in affitto in via Provinciale Pisana è stata venduta e il nuovo proprietario ha chiesto una cifra troppo alta, che non mi potevo più permettere. Perciò ho dato via tutto quello che avevo e sono uscito di casa». Quest’estate, però, Rodolfo ha trovato l’amico Giancarlo Mariotti e gli ha raccontato la sua situazione. «Frequentavo il circolo anziani in via Don Albertario in Corea e lì ho incontrato Giancarlo. Lui ha parlato con Maurizio e mi hanno accolto nella cantina del Palio». E così, da fine luglio, l’86enne vive lì, dormendo nel vecchio letto di Gino Falanga. «Gino lo conoscevo bene, siamo cresciuti insieme. Mi hanno sistemato il letto in fondo alla cantina e passo le mie giornate qui, dando una mano per quello che posso. Qui ci sono anche due bagni. A pranzo e a cena il pullman dei servizi sociali mi viene a prendere e mi porta a Villa Serena. Pago 200 euro al mese per avere i due pasti giornalieri. Ho anche l’abbonamento al pullman. Fino ad ora non ho patito il freddo perché il clima è stato mite. Al massimo mi dà fastidio qualche topo che cerca di entrare in cantina». Il problema, però, arriverà adesso con l’inverno. «Io vorrei andare via perché questo non è un posto dove vivere. E soprattutto perché non è giusto che stia qui. Vorrei stare in una casa, mi basta anche una stanza dove dormire e un bagno. A pagamento, ovviamente. Ma con un affitto adeguato alla mia pensione. Altrimenti non ce la faccio». E all’appello di Rodolfo Matarese si è unito anche il presidente Quercioli che, per risolvere temporaneamente la situazione, ha ospitato l’uomo nella cantina, ma che spera al più presto che possa trovare una sistemazione più consona e adeguata.