Il percorso
Il campo di regata del Palio dell’Antenna è un quadrato ideale i cui angoli sono orientati secondo i 4 Controventi (Grecale, Scirocco, Libeccio e Maestrale). In mezzo al quadrato viene issata, con cavi e corpi morti, un’Antenna d’acciaio alta 12 metri alla cui sommità viene fissato un drappo amaranto chiamato il “Cencio”.
Fino al 2014, alla gara partecipavano solamente i primi quattro gozzi classificati al Palio Marinaro. Adesso la manifestazione è stata anticipata da agosto a maggio, in concomitanza con la festività di Santa Giulia, e perciò partecipano alla regata tutti gli otto gozzi dei rioni livornesi che quindi vengono suddivisi in due semifinali da 4 imbarcazioni ciascuna. In occasione delle semifinali in cima all’antenna vengono posti due cenci e i due montatori che riescono a sventolarli per primi fanno accedere il proprio gozzo alla finale. Per la finale che decreta il vincitore del Palio, il Cencio è invece solo uno.
Sia che si tratti di una semifinale o della finale, le 4 imbarcazioni in gara partono dalla base dell’Antenna con le prue rivolte verso i 4 controventi. Allo sparo dello starter, lasciano il centro del quadrato vogando verso la propria boa di direzione (il proprio controvento) e, dopo una virata, percorrono tutto il perimetro del quadrato in senso antiorario, effettuando quindi quattro giri di boa.
Tornate alla propria boa, le imbarcazioni virano di nuovo e rivolgono la prua verso l’Antenna.
A quel punto, terminato il percorso remiero (di circa 600 mt), vogatori e timonieri devono far bene attenzione a raggiungere con precisione la propria cima di salita che scende dall’Antenna, in modo da consentire al montatore (che fino a quel momento è rimasto all’interno del gozzo) di agganciarsi il prima possibile e iniziare la scalata. Il primo che arriva in cima all’Antenna e riesce a sventolare il “Cencio”, si aggiudica la semifinale o la Palio dell’Antenna.