Emilio Braccini
Da vogatore a Presidente
Ci siamo dati appuntamento al rinomato “Gabbiano” di Ardenza, nella cantina dei rosso-verdi, e la prima cosa che “colpisce” è quel mare azzurro che mostra all’orizzonte la Gorgona che sembra quasi di toccarla. All’interno della sede la cosa che salta di più agli occhi sono le foto dello storico rione appese ovunque e tutte datate, mentre le Coppe vinte vengono custodite gelosamente in apposite bacheche. L’ambiente è accogliente. Emilio Braccini arriva con qualche minuto di ritardo e dopo una calorosa stretta di mano apre il suo ufficio dove è pronto a rispondere a qualsiasi mia domanda.
Emilio Braccini nasce il 10/12/ 1950 “in piazza Sforzini, nel cuore di Ardenza” – ci tiene a dire – e quindi ardenzino doc. Prima di essere presidente sei stato vogatore con i colori del tuo rione.
Quando hai cominciato?«Ho cominciato nel 1970, avevo vent’anni, e smisi dopo dieci anni, nel 1980. Nencioli Alessandro detto “Ud” invece smise dopo ben sedici anni». Poi tira fuori dal cassetto una vecchia foto dove si vede un bambino di circa un anno seduto su una barca dove le sue manine si appoggiano al remo. «Come vedi – mi dice sorridendo – la voga l’avevo nel sangue da tanto tempo. Ho vinto il Palio dello Scolmatore nel 1975 anche se arrivammo secondi in quanto ci fu la squalifica del Borgo perché il timoniere Leonardini aiutò a spingere i remi dei capovoga, cosa che in quegli anni era proibita. Anche Giorgio Sonetti, nella batteria della mattinata, io ero capovoga, spingeva sul mio remo e figurati a me dava noia. Ricordo che ci premiò l’allora sindaco Alì Nannipieri. L’anno successivo si invertirono le parti. Vincemmo noi sul campo di gara ma fummo squalificati in quanto i fratelli Nencioli non avevano la residenza nel rione e la vittoria andò al Borgo Cappuccini».
Hai vinto anche una Barontini se non mi sbaglio. «Si, è stato nel 1977 e vincemmo la gara a cronometro in 14’39”11. Fu il record della competizione che durò per ben dieci anni. Al secondo posto si classificò il Pontino e al terzo il Borgo Cappuccini». Hai vinto anche il Palio del 1978 – gli chiedo – «E’ stato l’ultimo Palio che ho vinto. Fu una bella lotta con il Borgo Cappuccini che si classificò al secondo posto seguito dal Venezia. Facemmo vedere ai bianconeri che i più forti eravamo noi». Questo l’equipaggio: timoniere Giorgio Sonetti, Emilio Braccini, Alessandro Nencioli, Stefano Carloni, Enrico Nencioli, Roberto Pratesi, Massimo Falleni, Franco Passetti, Giampiero Pagni, Paolo Morelli, Riccardo Sullygoi. Tempo ufficiale 9’46”7. «Nel 1990 smisi di vogare e ripresi nel 1980 dove ci classificammo secondi alla Risi’atori e terzi al Palio Marinaro. Quello fu l’ultimo anno da vogatore».
Quando sei passato presidente della Sezione Nautica? «Sostituii per alcuni anni lo storico presidente Franco Giannini perché fu chiamato a presiedere il Comitato Organizzatore del Palio Marinaro. Poi Franco riprese ad essere presidente rosso-verde fino a che, per motivi di salute, dovette smettere quindi io gli succedetti nel 2010. Nel 2013 – continua Braccini – sono stato eletto presidente del Livorno Sud (accorpamento tra Quercianella, Antignano, Montenero e Ardenza) che sono fiero ed orgoglioso di rappresentare».
Finita la nostra conversazione vediamo entrare, nel piccolo ufficio, un mito del remo livornese: Giorgio Sonetti anch’esso ardenzino e praticante tuttora la cantina rosso-verde. Mi riconosce e salutandomi mi stringe calorosamente la mano. L’ex vogatore, timoniere e allenatore, oggi ottantaquattrenne, si ricorda dei tempi passati: quando vogò nell’Origine e Pontino. Non mi faccio scappare l’occasione e gli chiedo il numero del cellulare per un nostro futuro incontro. E, come si dice, ho beccato due piccioni, e che piccioni, con una fava sola.
Articolo di Carlo Braccini 14/12/2016