Mauro Brucioni
Il decano degli allenatori Juniores
La selezione per scoprire giovani da utilizzare nelle gare remiere sui gozzi a quattro e a dieci? Mauro Brucioni, 77 anni già compiuti, entusiasmo da ragazzino, è senza dubbio uno dei “padri nobili” di questa politica rivolta alla scoperta di nuovi vogatori, possibilmente giovanissimi. Mauro allena gli equipaggi giovanili del Venezia dal 1971, ma ha all’attivo qualcosa come 18 vittorie fra Palii, Risi’atori, Barontini sia nei quattro che nei dieci. Con il quattro ha vinto un trittico nel 1998, ma lo ha vinto con i colori di Ardenza. Assieme a lui Roberto Merlino, Emilio Pedani, Paolo Fiordi, Luca Barcacci e Stefano Ricci. Dal 2000 si occupa esclusivamente degli equipaggi Juniores ed ha allevato generazioni di vogatori.
Quali sono stati gli Juniores che ricorda in maniera particolare? «Sicuramente Mitia Della Rosa e Cristiano Novelli (fa parte dell’equipaggio attuale dell’invincibile “Cavallino Rosso”) di Capraia, Silverio Morlè, Federico Suardi, (che è presente all’intervista con la figlia Sveva di un anno e tre mesi, ultima nata della stirpe dei Suardi), Matteo Pedani, nipote del povero Peo, Michele De Martino (l’attuale presidente del Salviano), Stefano Ricci e Roberto Merlino. Quest’anno ha ai suoi ordini Gabriele Pericoli (timoniere), Sasha Bacci, Matteo Biagini, Alessio Casarosa, Alessandro Lubrano, Kevin Lemmi, Riccardo Stellati e Denny Trocar».
Come si deve allenare un equipaggio giovanile? «Devi potergli insegnare come si voga per evitare di avere impostazioni sbagliate; poi servono soprattutto continuità, voglia di arrivare, capacità di sincronia. Il fisico non è così importante: lo si forma con gli allenamenti». Dal 1988 al 1992, Mauro Brucioni fu chiamato a timonare l’”Andrea Sgarallino”, un onore per qualsiasi veneziano. Vinse diverse gare importanti ma il suo fiore all’occhiello fu la vittoria del Palio del 1988 (il Venezia in quell’anno si aggiudicò il suo primo trittico). In un mare non certo piatto e la boa otto davano per spacciati i veneziani anche perché al forte Ovo Sodo toccò la boa 4. Ma niente e nessuno fermò la marcia trionfale Di Mauro Brucioni che pennellò le boe in maniera perfetta e portò così il Venezia nella leggenda.
Ma non è tutto. Il tempo impiegato dall’Andrea Sgarallino fu di notevole rilevanza in quanto fu il record del Palio Marinaro. La rosa atleti del Venezia nel 1988: timoniere Mauro Brucioni, Fabio Turrini, Riccardo Simonti, Fausto Mazzoni, Marco Mazza, Massimo Mancini, Riccardo Giuliani, Andrea Fraschetti, Fabrizio Pedani, Emilio Pedani, Igli Bitossi, Disma Bertini, Francesco Bertelli, A. Barontini, Luca Barcacci, (T) Luigi Suardi. Tempo record in 9’13”6.
Articolo di Alberto Gavazzeni e Carlo Braccini per Brucioni timoniere