Jonatan e Davide Bulfon Panicucci
Record mondiale sui 100 km al Remoergometro
La passione per il remoergometro da qualche tempo fa rima con Borgo Cappuccini. Jonatan Bulfon non si è accontentato di aver strappato il record italiano della maratona al livornese e azzurro Luca Agamennoni e, in compagnia di un ex azzurro del valore di Daniele Panicucci, è andato a conquistare il record mondiale assoluto sui 100 chilometri strappandolo a due norvegesi che lo detenevano dal 1 marzo 2004.
E c’è di più: quando Torolv Simonsen e Olaf Tufte stabilirono il loro record avevano rispettivamente 24 e 27 anni e il secondo aveva conquistato il titolo olimpico nel singolo ad Atene. Jonatan Bulfon ha 37 anni e Daniele Panicucci ben 49 (per singolare coincidenza hanno compiuto entrambi gli anni il 5 di Aprile) e quindi oltre che campioni mondiali assoluti di maratona i due livornesi hanno conquistato anche il record per la loro categoria (dai 30 ai 39 anni). Partiti alle 12,30 del 14 aprile scorso i due hanno vogato alternativamente fino alle 18,10 stabilendo un tempo di 5 ore, 38 minuti e 22 secondi. Il record precedente era di 5 ore, 38 minuti e 24 secondi. Il record è stato certificato da Davide Panicucci, che oggi lavora nella Forestale a Sabaudia, è rimasto attivo dal 1979 al 2005 per poi appassionarsi nuovamente al remo quando la Concept Due si è inventata il remoergometro, un attrezzo che ha destato molto interesse sia a livello giovanile che fra le donne perché permette di praticare il canottaggio indoor in tutte le stagioni e confrontare i propri risultati via internet con tutto il mondo.
Panicucci, la cui stagione d’oro è targata anni ’80 quando con la maglia azzurra ha conquistato a Banyoles, in Spagna, il titolo europeo con il quattro di coppia (1985), e poi era a bordo dell’otto che a Duisburg, (1989) in Germania, si fregiò dell’oro ancora agli europei. Nell’ambito delle gare marinare di Livorno ha vinto quattro Barontini e due Palii tutti con il Pontino San Marco. Bulfon, 37 anni, che ha coinvolto Panicucci nell’impresa, ha al suo attivo, oltre a diverse gare giovanili, due Barontini e tre Santa Giulia, tutte con il Borgo Cappuccini. Ora è stato convocato per disputare a Pisa la gara delle Repubbliche Marinare accanto ad atleti che ormai sono nel mito del canottaggio.
«Prima di iniziare – ha detto Bulfon – mi sono mangiato un piatto di pastasciutta e poi durante la prova, oltre agli integratori, ho bevuto cinque litri d’acqua e più di un caffè. Ne sono uscito con un calo di peso di tre chili e questo vuol dire che, in realtà, ho bruciato 8 chili in tutto» Lei, Panicucci è ingrassato di qualche chilo? Panicucci che è un uomo alto due metri e che stazza oltre 100 chili (ma è arrivato anche a 120), si è messo a ridere: «No, per fortuna qualche chilo l’ho perso, ma soprattutto, a due giorni a due giorni di distanza dalla prova accuso una serie di dolori che spero svaniscano presto. Comunque ne valeva la pena visto il risultato».
A conclusione del colloquio una notizia che potrebbe far sorridere il mondo del remo. «Abbiamo chiesto all’Unione Canottieri Livornesi – ha detto Davide Panicucci (soprannominato lo “scienziato” fratello di Daniele e a sua volta vincitore di sette Risiatori, cinque Barontini, quattro Palii quasi tutti con la maglia del Pontino San Marco, ad eccezione delle cinque gare vinte nel 2000 con il Borgo Cappuccini) – di poter utilizzare l’otto. Vorremmo rimettere in piedi un equipaggio il più possibile competitivo. In fin dei conti Livorno ha con questo tipo di armo una storia che ormai confina con la leggenda».
Articolo di Alberto Gavazzeni 2015