Alfredo Casali
Uno dei fondatori del Palio della Ripresa
Fin dai primi anni ’50 gestì il “Bar Casali” nella centralissima piazza Cavallotti e più precisamente tra la piazza stessa e via della Coroncina. Il bar, tutt’ora esistente: “Bar Giglio”, gestito dal figlio Lorenzo e dalla nuora Nara nonché dal nipote Michele, è uno dei più antichi ritrovi del centro città dove, davvero, si può respirare quell’aria ormai perduta della vera livornesità, facendolo essere l’ultimo baluardo dei tempi che furono e mai dimenticati.
Anche mia mamma, oggi quasi ottantenne, si ritrova, la mattina, con le “sposine” al bar Casali. Alfredo nacque a Livorno il 30 gennaio del 1919 e il Palio, fin da quando si corse quello ufficiale, nel 1926, lui aveva appena sette anni, lo aveva nel sangue. Vide nascere il Rione Mercato nel 1927 e ne diverrà presidente nel 1951. Scrisse Piero Brizzi in un articolo del Palio della ripresa: “Il Caffè di piazza Cavallotti, quello di Alfredo Casali, assolveva la funzione stimolatrice di entusiasmo intorno al Palio. E’ qui che i cronisti attingevano gran parte delle novità e gli spunti per la battage”. Oltre ad essere presidente di Consulta Popolare, Alfredo, amante dello sport in genere, soprattutto quello livornese, rifondò la sezione nautica dell'”Ovo Sodo” e ne assunse la presidenza fino al 1963.
Al bar del “Sindaco Nero”, così fu soprannominato Alfredo, vi potevi trovare: Canzio Vivaldi detto “Pecchio” del Venezia, o Walter Cioni del Pontino, Piero Brizzi o i presidenti di consulta: Beppe Fraschi detto “Pallino” o Mario Baldeschi, Giuseppe Roccuzzo, Lico Bendinelli, Cencio Volpi, Silvio Lilla e molti altri ancora che dettero vita alla rinascita della nostra stupenda tradizione. Nel 1951, come tutti forse saprete, si corse il primo Palio del dopoguerra e il Rione Mercato fu tra i sei rioni invitati dall’ENAL a partecipare al grande evento. Scrivo sulla storia dell’Ovo Sodo: “[…]C’è fervore nel Rione bianco-giallo. Bisogna trovare un presidente e una cantina. Gli occhi cadono su Alfredo Casali. Appassionato dello sport in genere ma soprattutto della voga, Alfredo accetta di buon grado la carica a lui offerta e in poco tempo riesce a trovare una cantina adatta allo scopo sugli scali Olandesi. Nella prima dirigenza Casali fece parte un ragazzo di nome Pirro Stefanini e suo padre Bruno […]. Nel 1961 Alfredo lascia la presidenza che venne retta, per alcuni anni, da alcuni personaggi del Mercato Centrale fino al 1963 quando, all’età di 23 anni, venne assunta, da quel ragazzo, l’attuale presidente Pirro Stefanini […]”.
Per il suo operato Alfredo conseguì un diploma, nel 1964 con tanto di medaglia, oggi esposto al Bar Casali con cura e gelosia dalla famiglia che dice così: ” DIPLOMA DI BENEMERENZA RILASCIATO AL SIGNOR ALFREDO CASALI PER AVER CONTRIBUITO COLLA PROPRIA OPERA ALLA RIPRESA E AL POTENZIAMENTO DELLA TRADIZIONALE MANIFESTAZIONE REMIERA LIVORNESE. Rilasciato il 31 maggio 1964 dal sindaco di Livorno Prof. Nicola Badaloni. Alfredo Casali si spense nella sua Livorno il 4 febbraio 1994.
(articolo di Carlo Braccini 2011)