Cristiano Ciari
Sono nato il 19 maggio 1975 a pochi passi dalla Fortezza Nuova, in via Solferino, ad un “giro di boa” dalle cantina del San Marco Pontino. Ho conosciuto il mondo del remo quando frequentavo lo “scalo” con mio nonno Rolando, avendo esso barca e cantina a poche decine di metri dalla Sezione Nautica Giallo-Rossa.
Ho iniziato a vogare, proprio sul Pontino, durante la “Leva del Remo 1989” (che bellezza, a quei tempi c’erano addirittura i reclutamenti per fare i gozzi!!), a quattordici anni, soprattutto però per perdere qualche chiletto di troppo. Inizialmente dovetti vincere l’ostracismo della famiglia, in quanto sapevano a cosa andavo incontro: fatica, sudore, pochi riconoscimenti, ambiente “strettamente” rionale.
La prima gara ufficiale fu la coppa Lorenzini, che si concluse subito nelle eliminatorie. Ero allenato dal compianto Bruno D’Alessio. A seguire fu la volta di Elio Langella, in arte Ghighe, e di Alvaro Dovicchi che presero me e i miei compagni un paio d’anni dopo e, nel giro di due mesi ci trasformarono e ci portarono alla vittoria nella Mini Risi’atori e proprio nella Coppa Dino Lorenzini (nel suo percorso e formato storico) di cui ancora oggi, conservo il record di 3’37”.00. Quel “gozzo” era formato da me al 4’remo, Fiorenzo Busoni al timone, Tommaso Orsini capo voga, Gabriele Barbini al 2′ e Mirco Branchetti al 3′. Era il 1992.
L’anno seguente esordio sul dieci nel Salviano, con ancora il Dovicchi come allenatore. Poi, Antignano e, nel 1996, il primo arrivo sullo Shangay, dove faccio la conoscenza del “formidabile duo” Asse & Gigi. Vinciamo tutto. L’anno seguente il dieci non ha fortuna. Retrocediamo subito. Poi Montenero, Salviano nuovamente, parentesi di nuovo sul Pontino. Siamo al 2002 sul San Jacopo, di nuovo con Asse. Rivinciamo tutto. Al Palio è una cavalcata trionfale!! Sono gli anni migliori.
L’anno seguente torniamo sullo Shangay per provare a riportarlo a 10 remi. Vinciamo ogni gara e garetta del programma tranne la più importante. Al Palio rimaniamo impigliati sulla 1′ boa e rimaniamo staccati, ultimi. Riusciamo a rimetterci in moto e, dopo una rimonta esaltante, finiamo secondi, tra gli applausi di tutti. Ancora qualche anno sullo Shangay, senza però più grossi risultati fino al 2008, ultimo anno di attività, sul Borgo. In questo stesso anno muore mia madre e dico basta. Nuove responsabilità prendono il sopravvento in me e rimango un semplice osservatore distaccato da tutto il movimento.
Articolo di Cristiano Ciari