Franco Ferrini
Cantiniere da quarant’anni
Il nostro personaggio nasce il 31-10-1941: “Al Gigante nel vecchio Borgo Reale” (Fiorentina) -ci tiene a dire-. Suo padre, Giuseppe, fu presidente della sezione nautica Fiorentina tra gli anni ’50 e gli anni ’60 quando i rosso-azzurri vinsero la gara dei quattro remi, era il 1960, passando così di diritto a quella dei dieci. Famoso fu il timoniere Evandro Longombardi detto “Zanzara” o “Mezzo Chilo” a causa della sua bassezza e magrezza.
“Mi ricordo – dice Franco Ferrini- che il gozzo era ormeggiato nel tratto di fosso tra piazza Garibaldi e gli scali delle Cantine e noi bimbi, alcuni figli di dirigenti e vogatori, facevamo la strada a piedi dalla Guglia a piazza Garibaldi per farci trovare dai vogatori perché, imbarcati sul gozzo, ci portavano al Molo Novo. Lasciati sul posto l’imbarcazione si dirigeva verso la Terrazza Mascagni per i dovuti allenamenti per poi ritornare a prenderci, quelli sono giorni che non dimenticherò mai. In quei tempi stavo molto dietro alla sezione nautica fino a quando iniziai a giocare a calcio”.
“Mi riaffacciai – continua Franco – nel mondo remiero nel 1970 come cantiniere, a tempo perso, del Borgo. In cantina trovai due personaggi importanti dei bianco-neri: Lidio Ageno e il timoniere Beppe Leonardini che, oltretutto, lavoravano con me alla C.M.F. Il presidente era il grande Liperini e un altro cantiniere fu Bubi Lauri conosciutissimo nel rione. Lasciai il Borgo nel 2004 per passare allo Shangai fino al 2013. Erano i tempi-continua il cantiniere- di Scuola in Barca. Io aiutavo in tutto quello che c’era da fare, compreso il dare consigli ai ragazzi e alle ragazze, che per la prima volta prendevano il remo in mano. Mi trovai benissimo con il presidente Fulvio Alessi, e con Mario Corradi, Paolo Cappanera, Vaiani, “Asse” e con te (Carlo Braccini), che dal San Jacopo passasti con noi allo Shangai. Poi, nel 2013, ci furono gli accorpamenti e io seguii lo Shangai che si fuse con il Sorgenti dando vita al Labrone. Ma con i dirigenti del neonato rione non ero in sintonia e decisi di ritornare con il Borgo fino al 2018. Quest’anno sono con il San Jacopo”.
Ma quali sono le mansioni di un cantiniere? “Le mansioni di un cantiniere – risponde- sono tantissime: Pulire la cantina e il gozzo, pensare agli stropoli, ai palamenti, modifiche e riparazioni di ogni genere e ancora mille cose da fare. Lo faccio volentieri rendendomi utile a questa tradizione che spero non finisca mai”.
Articolo di Carlo Braccini agosto 2019.