Roberto Lomi
Capovoga del Borgo negli anni ’70
Roberto Lomi nasce a Livorno il 19 settembre del 1952. Ha lavorato con la Compagnia Lavoratori Portuali ed è cugino di Luciano e Franco Perullo, figli di Tonino, borghigiani Doc. Ha vogato insieme a Franco, quinto remo di destra, negli anni ’70 e a Luciano quando il Borgo vinceva tutto compresa la prima Coppa Risi’atori che si svolse nel 1978. Fu suo padre Mario a trasmettergli la passione per per il Palio in quanto vogò per il Barriera Roma e Colline con cui vinse il Palio delle gozzette nel 1954.
Cominciò a vogare con il Salviano nel 1971, a 19 anni, assieme a Luigi Suardi, Aldo Savi, Marino Vivaldi e Timoniere Oscar Savi. Metà equipaggio era composto da veneziani. Luigi Suardi, in merito, rilasciò questa intervista: «Quelli del Salviano che avevano il gozzo intitolato a Vasco Jacoponi e non volevano retrocedere proprio in quell’anno perché alla gara avrebbe presenziato una delegazione nazionale di sindacalisti. Mi chiesero di partecipare con loro. (Luigi Suardi ebbe una discussione con Uccellino, il timoniere del Venezia, e decise di non vogare con i rosso-bianchi) Convinsi anche mio cognato Marino Vivaldi e Oscar Savi al timone. Ma durò solo per quella gara perché il Venezia mi richiamò subito per la Barontini». Il Salviano si classificò al sesto posto. Questo l’equipaggio: timoniere Oscar Savi, Aldo Bernini, Luigi Suardi, Gianfranco Trocar, Giovanni Belli, Paolo Nugnes, Ferdinando Malacarne, Walter Citi, Aldo Savi, Bruno Paci, Roberto Lomi, Marino Vivaldi.
Nel 1976 vince il suo primo Palio con il Borgo Cappuccini con il quale vogherà fino alla fine della sua carriera. L’equipaggio del Borgo nel 1976: Timoniere Mauro Leonardini, Manlio Ageno, Alessandro Ciari, Sirio Sostegni, Sergio Di Natale, Ferdinando Malacarne, Roberto Lomi, Alessandro Mainardi, Massimo Crovetti, Maurizio Grassini, Franco Perullo. Nel 1977 vince il suo secondo Palio mentre nel 1978 vince la prima Coppa Risi’atori sempre con il Bargo Cappuccini. Nella prima maratona del mare, Roberto è capovoga di destra mentre quello di sinistra è Manlio Ageno. Ma non è tutto, si aggiudica anche la Coppa Barontini lasciandosi dietro, in ordine di tempo, Ardenza e Venezia.
Nel 1979 si ripete vincendo Risi’atori e Barontini. Nel 2005, rilasciò questa breve intervista per il libro “27° Coppa Risiatori Tito Neri” dove parlò della prima Coppa Risi’atori: «A bordo la tensione era notevole perché prima della gara non si sapeva se l’allenamento sarebbe stato quello giusto vista la distanza. E’ stata una corsa massacrante sotto il profilo dell’impegno fisico e abbiamo dovuto condurla a lungo testa a testa con l’Ardenza. Allora l’entusiasmo del pubblico era genuino mentre adesso mi sembra scemato. A mio parere bisognerebbe tornare all’obbligo di residenza nel rione per cui si corre e ridurre il numero dei tesserati. Così anche i rioni più deboli potrebbero avere a disposizione vogatori validi. E poi largo ai giovani”.
Articolo di Carlo Braccini 05/04/2017