Virgilio Magagnini
La nascita del Venezia
Il primo Magagnini di cui si hanno notizie certe, anche se abbastanza vaghe, è Carlo Magagnini, attivo come facchino sul porto di Livorno dopo il 1850. Era uno di quei lavoratori della Venezia che spesso facevano la fame e la cui sopravvivenza derivava dal numero delle navi da scaricare in arrivo al porto di Livorno e dalla capacità di conquistarsi la benevolenza dei capi carovana.
Carlo Magagnini ebbe due figli di cui il primogenito,Virgilio, nato a Livorno nel 1878, portuale, fu il primo presidente della Società Sportiva Nautica del Quartiere della Venezia, costituita il 18 settembre 1924. Stando al verbale di costituzione della sezione i soci pagavano 12 lire mensili a testa. Assieme a lui costituirono l’associazione: il commendator Luigi Magliulo, fu Gennaro, nato a Livorno il 26 luglio 1867, ex comandante della Regia Marina, abitante in viale Regina Margherita 1 (presidente onorario) Agostino Marcucci, fu Arcangelo, nato a Livorno nel 1887, abitante in via Magenta 14 (vice presidente) Dino Dini, fu Angelo, nato a Livorno nel 1898, abitante in viale Caprera 9 (segretario)Mazzino Salvadori, fu Pasquale, nato a Livorno nel 1891, residente in viale Caprera 10 (vice segretario) Gino Bartolini, fu Gaetano, nato a Livorno nel 1887, residente sugli Scali Rosciano 2 (cassiere) Corrado Doria, fu Pasquale, nato a Livorno nel 1886, residente in viale Caprera 12 (direttore di voga) Athos Quercioli, fu Francesco, nato a Livorno nel 1885, abitante in via della Venezia 5 (direttore del materiale) Edoardo Savi, fu Giuseppe, nato a Livorno nel 1866, abitante in via Strozzi 12 (consigliere) Alfredo Quercioli, fu Francesco, nato a Livorno nel 1880, abitante in via della Venezia 3 (consigliere) Olinto Volpi, fu Leandro, nato a Livorno nel 1891, abitante in viale Caprera 20 (consigliere) Andrea Volpi, fu Armando, nato a Livorno nel 1895, abitante in via del Capino 1 (consigliere) Mario Lombardi, fu Egidio, nato a Livorno nel 1895, abitante in viale Caprera 4 (consigliere).
La prima riunione ebbe luogo nei locali della Cooperativa Pro-Invalidi di proprietà degli scaricatori dei marmi, in piazza del Luogo Pio 6, al terzo piano, dove abitava Virgilio Magagnini. Il 26 aprile 1925 la Società della Venezia era già in grado di varare tre imbarcazioni, la Jolanda a 10 remi, l’Anita Garibaldi a 4 remi e la Velma (scia) condotta da Renato Barbieri (il famoso Scarronzone soprannominato Attao). Il 26 luglio dello stesso anno venne deliberato l’acquisto di un gozzo per regate. Un dispiegamento di mezzi che, se in parte si deve all’intento di inserirsi anche nel campo del canottaggio (nasce a questo proposito la Can. Caprera), dimostra che i veneziani si stavano preparando attivamente per giocare un ruolo da protagonisti. Virgilio Magagnini non ha lasciato discendenti diretti.
Tratto dal libro “Storia della Nautica Venezia” di Otello Chelli e Luigi Suardi