Luca Marconi
Amore per l’Ovo Sodo e Stazione
Luca Marconi, figlio di Sergio, grande personaggio nel mondo del remo e ottimo dirigente dell’Ovo Sodo, nasce nella sua Livorno il 01/03/1976 e più precisamente nel rione dei bianco-gialli. Si avvicina nel mondo del Palio Marinaro nel settembre del 1990, naturalmente nella cantina del suo quartiere. All’inizio è timoniere del Mini Palio, poi vogatore e successivamente allenatore affiancando il grande Vincenzo Raveggi, che lo definisce suo maestro. Con i colori del suo rione vince almeno una volta tutte le competizioni compresi tre Campionati Italiani F.I.C.S.F. (Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso) nel 1995, 1996, 1997, allenatore Vincenzo Raveggi.
Questo l’equipaggio del 1995: timoniere A. Pellegrini, R. Battaglia, L. Marconi, D. Michaud, G. Porgiani. Dopo l’esperienza bianco-gialla, nel 1998 approda alla cantina nero-azzurra della Stazione. Il contributo di Luca, risulterà importantissimo per quel rione dove resterà per ben 11 anni. Il nostro personaggio riporta i colori nero-azzurro, come capovoga, sul podio per diverse volte anche se il lavoro non gli permette di allenarsi con continuità.
Nel 2002 gli arriva una bruttissima notizia, è un fulmine a ciel sereno: una patologia cardiaca lo costringe ad attaccare il remo al chiodo. Ma non demorde, la passione è tanta. Nel 2003 decide di prendere il brevetto di allenatore e rimane nella cantina della Stazione di cui il presidente e amico è Manlio Grossi. Nel 2007 imposta un equipaggio vincente ed è grazie a lui che i nero-azzurri ritornano nei dieci remi dopo 22 anni.
Ecco la cronaca della gara: “Allo sparo dello starter la Stazione ha messo subito la propria prua davanti a tutti con Shangai, Magenta e Quercianella a cercare di conquistare la testa della regata. Ma anche il Sorgenti ha avuto una buona partenza mentre Fabbricotti e Antignano restavano subito attardate. Alla prima virata di boa la Stazione è stata la più veloce ad uscire, ed è qui, probabilmente, che ha costruito la sua vittoria. Emozionante anche la seconda virata con lo Shangai che sembrava pronto al sorpasso, ma l’armo nero-azzurro è stato bravissimo a ripartire velocemente. Anche l’ultima boa ha riproposto il testa a testa fra i due equipaggi mentre il Magenta ha cominciato a perdere metri importanti. Il serrate finale ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso: lo Shangai ha messo in atto un allungo impressionante, ma il vantaggio acquisito dalla Stazione è stato sufficiente per tagliare il traguardo con mezza barca di vantaggio”. Questo l’equipaggio vittorioso: timoniere Andrea Pellegrini, Alessandro Canessa, Federico Giovannetti, Giuseppe Sorrusca, Marcello Bardi.
L’anno successivo, nel 2008, la Stazione, con molti debuttanti, riesce a salvare il gozzo e per giunta in boa 8 a discapito del Borgo Cappuccini. Nel 2009 il dieci nero-azzurro si classifica al Palio dell’Antenna ma è anche l’anno che le strade di Luca Marconi e la Stazione si separano. A Luca gli viene offerto di entrare nella dirigenza come vicepresidente, è un grande privilegio ma lo scopo del nostro personaggio è quello di fare l’allenatore. A malincuore lascia la cantina.
Arriva inaspettata, nel 2010, la chiamata del presidente dell’Antignano Bruno Mengheri che lo vuole come allenatore dei nero-bianchi. Luca accetta. Con l’equipaggio dell’Antignano ottiene un primo e un secondo posto nelle gare minori ma per l’infortunio di due importanti vogatori è costretto, assieme alla dirigenza, a rinunciare a correre il Palio e la Coppa Barontini mentre nella Coppa Risi’atori ottiene un’importante terzo posto.
Successivamente passa allo Shangai di Fulvio Alessi e vince tutto quello che c’è da vincere. Mai i nero-gialli-azzurri hanno avuto una stagione così brillante. Ma gli spietati accorpamenti lo fanno decidere di andare alla cantina bianco-verde del San Jacopo dove il presidente è Paolo Bruno. Con i Sanjacopini ottiene due posti da podio con il dieci remi e diverse vittorie nel quattro. Luca Marconi ha allenato cinque rioni nei quali ha dato sempre il meglio di sé e con risultati positivi. Con ogni rione ha vinto sempre gare importanti e meno importanti ed ogni equipaggio è stato fiero di essere stato allenato da questo ragazzo che sembra che di voga se ne intenda maledettamente bene.
«Devo molto a Vincenzo Raveggi – ebbe da dire Luca – per avermi insegnato molto, e naturalmente a tutte quelle persone, che nel corso degli anni, mi hanno seguito di rione in rione». Dallo scorso anno è tornato alla sua Stazione anche se è stata accorpata con il Coteto e il Salviano, il gozzo delle polemiche per i cinque ragazzi elbani.