Silvano Russo
Da sempre al Borgo Cappuccini
Settant’anni portati benissimo con quel suo fisico asciutto e agile come quello di un ragazzo. E’ Silvano Russo ex dirigente per tanti, tantissimi, anni della sezione nautica del Borgo Cappuccini e organizzatore della Coppa R’isiatori Tito Neri. Silvano nasce nella sua Livorno il 28/10/1946 e di mestiere fa l’orafo assieme all’inossidabile Paolo Cantini che conosce da una vita.
«Mi alleno ancora al remoergometro – esordisce Silvano – spesso insieme ai nostri vogatori ai quali dico, naturalmente scherzando, che ho vogato nel Borgo molti anni fa«. Quando sei entrato a far parte della dirigenza bianco-nera, gli domando. «Conosco Paolo da moltissimi anni, lavoravo con lui già dal 1963 e lo seguii in questa avventura nel mondo del remo. Erano i primi anni ’70 ed entrai non tanto da dirigente, ma come uomo factotum, l’aiutante di Paolo e mi interessavo un po’ di tutto facendo in modo che la gestione del Borgo andasse bene».
Parlami di come nacque la Risi’atori: «Eravamo a pranzo alla “Barcarola” sul viale Carducci: io, Del Corona (braccio destro del Dottor Romano) Paolo Cantini, Titino Neri, Ferdinando Malacarne, e il Dottor Romano. A tavola parlammo un po’ di tutto anche del Palio Marinaro. Usciti dal ristorante chiacchierammo tra noi quando, ad un certo punto, il Dottor Romano disse: Facciamo noi una gara! L’idea piacque così tanto che pochi giorni dopo il Cantini e Romano andarono alla Compagnia Lavoratori Portuali per gettare le prime basi per la realizzazione di quella che sarà la Coppa Risi’atori. L’entusiasmo era alle stelle. Presentammo l’idea alla Circoscrizione sei presieduta da Laura Bandini che ci dette tutto il suo appoggio. La prima presidenza, che durò pochi mesi, fu di Franco Lemmi presidente del Circolo Arci di Borgo sostituito poi da Paolo Cantini. La gara la dedicammo a Tito Neri che, ricordiamolo, fu anch’esso risi’atore. La famiglia, grazie all’interessamento di Titino, non ha mai smesso di fare da sponsor alla gara di fondo detta anche“Maratona del Mare”».
Ricordiamo che Tito Neri, nella gara del 31 agosto 1924 davanti ai Pancaldi, fu timoniere della barca a 10 remi “Cerrai Alberto”, classificatasi seconda arrivata. Un anno dopo, nell’aprile del 1926, mostrò il suo temperamento d’acciaio, portando a salvamento una nave incendiatasi nel porto ed abbandonata dall’equipaggio e dal capitano. Questo ed altro, molto altro, fecero sì Tito Neri diventasse un emblema del nostro porto, amato e rispettato da tutti specialmente dalla gente di mare.
Livorno 12/09/2016 articolo di Carlo Braccini